venerdì 19 aprile 2013

caligola caligola

incandescenza. rumori di fondo. fibrillazione. latrare. saltare al collo e sbavare.
mi piacerebbe essere per un giorno il Caligolali di Camus, così crudelmente così poeticamente.
Assistere ai terrori di ogni genere, artistici umani creativi e parlare così come dice il cuore.
sbavare il mondo. Prenderlo per la gola! La mia gola la tua gola.

Il mio pensiero ritorna alla vita di un giorno qualsiasi di una notizia qualsiasi e oggi mi viene da dire e parlare e scrivere senza virgole senza pause senza niente.
Mi aggrappo al collo di me stessa
C'è un'intuizione a volte, che parla, delle lettere che arrivano ma che non si compongono, delle idee che volano ma non si fermano
Mettiamo tutto sotto una lente di ingrandimento?
Mettiamo tutto in pausa?
Ma in pausa non ci va, continua, continua sempre.
C'era una giostra che girava per di quà e per di là.
C'erano degli uomini che spargevano sale sulle strade
C'erano delle macchina che non potevano più passare
E i lavori in corso

Mi piacerebbe dire che la maggior parte della roba che vedo è brutta
Però però
Sotto inchiesta chi lavora senza capacità
E mi pare che c'è un'enorme lente di ingrandimento, che non ti fà sfuggire niente.
Cosa vedono i miei occhi e cosa sente il mio cuore?
Si procede a passi incerti e sù per giù si inciampa
"Malgrado tutto avevo fame di un significato nella vita
e adesso so che bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino
ovunque spingano la barca"
Infatti non si può più aspettare e commentare ma precipitare nel nero
Prendere pinne e occhiali. Buttarsi
Anche da soli
Dimenticare la mediocrità
Peccato però che non posso essere Caligola.